Mandorlo - Tonda di Trexenta
Tundaredda, Malissa
La cultivar “Tonda di Trexenta” viene citata, con l’antico termine dialettale “Malissa”, nel libro Catasto agrario d’Italia del 1929. Successivamente viene individuata negli anni ’80 da un gruppo di ricerca dell’ Ateneo sassarese guidato da Mario Agabbio e trascritta nel libro “le vecchie varietà della Sardegna”. Lo stesso studioso così la descrive : “Varietà individuata in agro di Sinnai. Di origine presumibilmente locale, la denominazione indica la consistenza semipremice del guscio e la forma rotonda del frutto.
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Regno: Vegetale
Famiglia: Rosaceae
Genere: Prunus
Specie: Prunus amygdalus Batsch. v
Area di origine: Trexenta e areali frutticoli della Sardegna
Rischio di estinzione e/o erosione genetica: Si
Agricoltori custodi: Società agricola Brancas s.s.
Dalle interviste ai coltivatori locali si ritiene originaria di Selegas, da cui si
sarebbe diffusa nella Sardegna meridionale, soprattutto in Trexenta, area in
cui si trovano un discreto numero di alberi.
Gli anziani agricoltori raccontano che il modo di
propagazione di questa varietà avveniva soprattutto grazie allo scambio di innesti. Il signor Felice Congiu afferma quanto segue:
“le varietà principali erano sa Tundaredda (altra denominazione dialettale
della Tonda di Trexenta) e sa Romana. Quest’ultima è stata introdotta nella
nostra zona intorno agli anni 70, perché i commercianti esigevano un tipo di
mandorla che rendesse non solo a frutto ma anche a guscio. La mandorla
“Tundaredda” ha una caratteristica: rende molto e la buccia è talmente morbida
che può essere sbucciata anche con le dita. Questo viene confermato anche dal
Signor Marino Piras.
Gli anziani agricoltori raccontano anche che queste mandorle
erano presenti nella vita quotidiana e nelle ricorrenze religiose degli
abitanti Trexentesi: venivano utilizzate soprattutto durante il Natale e la
Santa Pasqua e consumate sempre tostate.
Questa varietà veniva e viene tuttora apprezzata dalle pasticcere perché
avendo un sapore intenso conferisce un profumo caratteristico ai dolci e viene
utilizzata per produrre la torta degli sposi, la torta sarda alle mandorle e
altri dolci tipici della tradizione sarda come i gueffusu e i fruttini alle
mandorle.
Tuttoggi possiamo ammirare questi bellissimi dolci sulle
tavole dei Trexentesi ma anche durante le sagre paesane soprattutto durante
“Saboris Antigus”, un’importante manifestazione volta a valorizzare appunto,
gli antichi sapori, che si svolge tra alcuni dei borghi più importanti della
Trexenta e del Sarcidano con lo scopo di promuovere le tradizioni, la cultura,
l’arte, la gastronomia locale. La manifestazione, infatti, si propone di
valorizzare le produzioni tipiche e le eccellenze locali.