Melo - Trempa Orrùbia
Mela Trempa Arrùbia, Mela de Ussassa
Fruttifero originario dell’Ogliastra in particolare del territorio Ussàssai, nel quale già dal 1800 è stata documentata la presenza. Viene segnalata la presenza anche nei comuni di Villanova Strisaili, Villagrande Strisaili, Fonni e altri paesi limitrofi. Il nome Trempa Orrùbia, in sardo significa “guancia rossa” in riferimento al caratteristico colore rosso che assume la porzione dell’epicarpo esposta al sole.
Scheda della risorsa PDF
Regno: Vegetale
Famiglia: Rosaceae
Genere: Malus
Specie: Malus domestica Borkh.
Area di origine: Areali frutticoli della Sardegna
Rischio di estinzione e/o erosione genetica: Si
Agricoltori custodi: Lobina Alessandro | Loi Antonella Angela Grazia | Moi Antonina Maria ... Vedi tutti
Il melo viene è coltivato in Sardegna sin dall’antichità e vanta decine di cultivar locali, tra le quali le più note sono la melappiu e la Trempa Orrùbia. Alcune di queste mele sono riconosciute come PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna), tra cui appunto la Trempa Orrùbia. Il cognome Melas e Delemelas, e alcuni toponimi, come Bau Mela, nel comune di Villagrande Strisaili, Sedha de s'ega sa Meba (la sella della valle della mela) a Villacidro, Sa mela de Nannau a Ussàssai, indicano appunto un rapporto di antica data tra i Sardi e il melo nelle zone di coltivazione tradizionale. Più in generale la regione storica dell’Ogliastra è stata interessata, sin dalla fine dell'ottocento, dalla coltivazione delle mele, viste le favorevoli condizioni pedo-climatiche per la pomicoltura.
Mario Agabbio nel 1994 l’ha definita come una «cultivar di cui non si conosce l’origine, reperita a Ussàssai (Nu) e in diverse altre località della provincia di Nuoro, dove è oggetto di intensa coltivazione». Ne evidenzia la validità per le pregevoli caratteristiche (buona resistenza al freddo, all’escursione termica, di buona produttività e serbevolezza post-raccolta) e per i frutti particolarmente attraenti. È una delle poche cultivar attualmente coltivate proponibili per la frutticoltura delle zone di alta collina dell’isola. Nella scheda PAT si legge che “Per ora la commercializzazione della Trempa Orrùbia è limitata al solo mercato locale ma presenta buone potenzialità di espansione grazie alla buona produttività e alle pregevoli caratteristiche organolettiche dei suoi frutti”.
Link e documenti correlati
Albero di medio vigore, ramificato a portamento espanso e mediamente produttivo, fruttifica sulle lamburde o sui rami misti. Presenta internodi di lunghezza media sui rami di 1 anno, con poche lenticelle.
La dimensione delle foglie è media, la posizione della foglia, in relazione al ramo, è verso l’alto, il rapporto lunghezza/larghezza della lamina fogliare è medio, la dentatura del margine fogliare è biserrata, il picciolo medio, la pubescenza della pagina inferiore: forte.
L’epoca di inizio fioritura è tardiva. Il colore predominante del fiore (appena prima dell’apertura della corolla) è rosa chiaro, i petali, di forma ovata, sono sovrapposti, lo stigma e stami sono allo stesso livello. Il diametro del fiore è piccolo.
L’epoca di maturazione per la raccolta è tardiva o molto tardiva; il frutto piccolo o medio, di forma obloide, presenta costolatura del frutto moderata, con corona alla sommità del calice assente o leggera. La pruina della buccia è assente o leggera, vi sono poche lenticelle, il colore di fondo è verde giallastro con tonalità di sovraccolore, uniforme e ben marcato, rosso o rosato. Il peduncolo, obliquo rispetto all’asse, si presenta di media lunghezza, con profondità ed ampiezza della cavità peduncolare medie. Alla raccolta la profondità della cavità calicina del frutto e l’ampiezza della stessa sono medie. La consistenza della polpa è media, di color bianco, mentre le logge carpellari (in sezione trasversale) sono chiuse o appena aperte. Nel complesso si tratta di una varietà con frutti dalle ottime caratteristiche organolettiche e caratterizzati da lunga serbevolezza.