PAT e FAGIOLI: da ORGOSOLO e GAVOI una "ricetta" per salvare la biodiversità.

13 marzo 2024

La corrispondenza tra ingredienti e preparazioni gastronomiche, tra agro-biodiversità e ricetta tradizionale, è il connubio inscindibile che ha guidato le due amministrazioni di Gavoi e Orgosolo a iscrivere recentemente le loro ricette nell’elenco dei PAT – Preparazioni Alimentari Tradizionali presso il Masaaf - Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e forestale, al fine di valorizzare i saperi di una comunità custoditi a tavola e farli conoscere agli amanti della buona cucina tradizionale.

Espressione di un’agricoltura che con il suo ricco patrimonio di biodiversità fornisce ingredienti per ricette gustose, oggi considerate tipiche, ricche di significato identitario e culturale, patrimonio immateriale di queste aree geografiche del cuore della Sardegna al cui interno sono state elaborate, condivise e tramandate fino ai giorni nostri.

Il detto “la biodiversità la salvi se la mangi” prende corpo e gambe con l’azione sinergica dei Comitati per la tutela della Biodiversità di Orgosolo e Gavoi e delle rispettive amministrazioni comunali che con il loro esempio forniscono un modello virtuoso per contrastare l’erosione genetica, in questo caso otto interessanti varietà di fagiolo localmente riconosciute col nome di Melinedda, Trighina, Avisedda bianca, Rubia, Grigia e Pinta o Iscritta a Gavoi, Ruviu Barantinu e Horru 'e hapra a Orgosolo.

Sono varietà di fagioli la cui permanenza in questi areali montani è il frutto di una scelta motivata, di chi ha saputo tradizionalmente esaltare in cucina i prodotti di un’agricoltura estensiva in equilibrio con lo spazio naturale circostante.

Accogliendo quindi le istanze supportate dall'Agenzia Laore Sardegna, dalle indagini scientifiche dell’Agenzia Agris e promosse dai locali Comitati Biodiversità la Commissione tecnico scientifica ha approvato l’iscrizione al Repertorio dell’agrobiodiversità delle otto varietà di fagioli storicamente coltivate negli areali orticoli di Gavoi e  Orgosolo,  In questo modo prende avvio anche per queste risorse genetiche il percorso tracciato dalla legge regionale n. 16 del 2014, una norma che attribuisce alle comunità locali un ruolo fondamentale nei processi ufficiali di identificazione, tutela e valorizzazione dell'agrobiodiversità.