Alla scoperta dei vitigni “genius loci” della Sardegna

21 giugno 2021

Il progetto “Territori del vino e del gusto: in viaggio alla scoperta del genius loci” vede Agris Sardegna, l’assessorato al Turismo della Regione Sardegna e l’agenzia Laore collaborare insieme per la divulgazione e la valorizzazione delle peculiarità della filiera vitivinicola della Sardegna.

Agris ha sempre dedicato molte energie e risorse all’innovazione del comparto vitivinicolo, con particolare attenzione agli aspetti della qualità e della sostenibilità economica e ambientale della filiera. Negli ultimi anni ha avuto grande importanza lo studio sui vitigni autoctoni minori, che sono una parte importante della grande ricchezza della Sardegna, in armonia con il prezioso patrimonio ambientale e paesaggistico.

Le ricerche svolte non sono state finalizzate solo ad una generica catalogazione sistematica, ma hanno inteso fornire elementi tecnici diretti di conoscenza all’intera filiera, con un approccio multidisciplinare che hanno visto la collaborazione, ormai da diversi lustri, di istituzioni di assoluto valore scientifico, in ambito regionale e nazionale, fra cui il DBTBS dell’Università di Milano Bicocca e il Centro di Ricerca per l’Enologia di Asti (CREA-ENO).

I principali risultati sono stati riassunti nel volume Akinas. Uve di Sardegna che descrive, da un punto di vista ampelografico, biologico molecolare, agronomico e chimico-fisico le uve. L’approccio multidisciplinare viene confermato anche sui vini ottenuti, dei quali si studiano sia le caratteristiche principali (alcool, acidità, zuccheri, ecc.), sia gli aspetti sensoriali, strettamente legati alle indagini sugli aromi e sui loro precursori. Sono inoltre presentate nel libro le schede dei vini, con gli studi preliminari sul microbioma del Cannonau, e i risultati sulla resistenza alla siccità dei vitigni minori.

In definitiva, come si potrà vedere anche in alcune delle schede pubblicate in questo quaderno, l’approccio è stato globale, con l’idea di dare alle aziende della filiera vitivinicola sarda degli elementi tecnici concreti per ragionare sulle loro produzioni classiche o su nuove tipologie di prodotto.

Pertanto, dopo studi iniziati tra la fine degli anni ’90 del Novecento e i primi anni 2000 dagli enti poi confluiti in Agris, che hanno evidenziato il ruolo centrale della Sardegna nella domesticazione della vite e le antiche origini della viticoltura sarda, il volume Akinas. Uve di Sardegna e, sia pure più in piccolo, questo quaderno curano sia i vitigni più diffusi che quelli minori. Soprattutto questi ultimi rappresentano una sorta di vero e proprio genius loci di alcune aree della Sardegna e forniscono vini che sono espressione del territorio e opportunità di interesse economico e valorizzazione di saperi locali.

Perché sono stati scelti questi vitigni? Perché il progetto interessa alcuni territori della Sardegna, caratterizzati dalla presenza di antichi borghi e di un turismo ad essi strettamente legato, in cui sono presenti alcuni vitigni che potremmo considerare veri e propri genius loci (intendendo con questo termine le caratteristiche proprie di un ambiente, strettamente legate all’uomo e alle abitudini con cui lo vive): il Cannonau bianco per l’Ogliastra, la Granatza per la Barbagia, il Pansale per la Baronia, il Girò del Mandrolisai per questa regione, l’Alvarega e la Caricagiola per il nord dell’Isola, il Lacconargiu (o Arremungiau) per il Sulcis e Nieddera e Vernaccia per l’Oristanese.

Occorre tuttavia precisare che quelli sopra richiamati non sono gli unici vitigni che potremmo considerare genius loci per queste aree, ed è bene ricordare che non sono le uniche aree, ovviamente, ad avere simili vitigni.

I quaderni curati da Agris per il progetto “Territori del vino e del gusto: in viaggio alla scoperta del genius loci” sono quindi un contributo della ricerca in corso, e rappresentano pertanto un punto di partenza, e non certo di arrivo, per le aziende della filiera vitivinicola e per i loro territori, con l’obiettivo di fornire alla vitivinicoltura della Sardegna elementi solidi di innovazione a supporto dell’alta qualità e tipicità che sono riconosciute e apprezzate dai mercati anche a livello internazionale.

Con la certezza che il Sistema Regione, con la ricerca in agricoltura, l’assistenza tecnica e la promozione di prodotti e territori, continuerà a supportare le aziende vitivinicole sarde nel percorso di innovazione e valorizzazione delle loro preziose risorse.

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